Patate ipocaloriche, gusto e leggerezza da Agricura
Patate ipocaloriche : perché?
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Anche quest'anno è tempo di seminar le patate. Anzitutto si prepara la terra, e la si fertilizza con dell'ottimo concime organico
Ma le patate non sono tutte uguali, ogni qualità ha le sue caratteristiche distintive, nella forma, nel colore, nella consistenza ma sopratutto nelle caratteristiche organolettiche e di adattabilità ai vari usi gastronomici. Fra le tante noi di Agricura abbiamo voluto puntare su delle patate ipocaloriche, quindi a basso contenuto di carboidrati, il che le rende ottimali per tenere una dieta equilibrata, e sono anche ideali per il consumo da parte dei diabetici.
Quindi non rinunciamo alle patate, perché notoriamente troppo caloriche, nella nostra tavola, ma scegliamo quelle giuste.
Queste patate hanno infatti sino al 30% in meno di calorie, senza perdere in gusto e in qualità nutraceutiche. Normalmente i valori di carboidrati delle patate si aggirano sui 18 gr per etto, le patate vivaldi invece ne hanno circa 13gr per etto. Le loro calorie invece sono poco più di 50 kcal per 100 gr contro una media di 75 delle altre qualità.
E' anche un'ottima scelta per la loro versatilità; infatti sono adatte per qualsiasi uso, dal fritto (ottime perché non s'inzuppano d'olio e diventano croccantissime) al purè, anche se la miglior preparazione la si ottiene al vapore o bollita. Loro peculiarità è una piacevole cremosità che le rende ancora più appetibili, anche senza l'aggiunta di olio o burro (gli inglesi chiamano questa varietà di patate butterless baker, cioè pane senza burro), altro vantaggio per una dieta equilibrata.
Tutto questo ci permette di usufruire delle loro indispensabili vitamine (C, B ed E) del calcio e del magnesio presenti, che nelle patate Vivaldi hanno valori percentuali uguali a quelli delle altre patate, senza esagerare con le calorie.
Hanno anche una "pelle" molto sottile e delicata, e estremamente liscia quindi facile da lavare senza che rimangano residui. Il che permette di consumarle anche senza sbucciarle, aumentando cosi l'apporto di vitamine e sali minerali che nella buccia degli ortaggi sono solitamente presenti in alte percentuali.
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